martedì 12 luglio 2011

Tony Ward: "La moda punti ai Paesi emergenti"


Tony Ward ha presentato la sua nuova collezione autunno-inverno 2011/2012 nel corso dell'ultima serata di AltaModa AltaRoma. La nuova linea dello stilista libanese presenta molti tratti orientaleggianti, questo perché Word punta apertamente a piazzare i suoi capi nei Paesi emergenti dell'Est, ma non solo.
In passerella hanno sfilato 41 nuovi capi per i quali sono stati utilizzati più di 60 materiali diversi e per alcuni sono serviti addirittura due o tre anni di lavoro.

Come avviene già da tempo in molti altri settori, infatti, Paesi come la Russia, la Cina, l'India, il Brasile, l'Europa dell'Est, il Kazakistan, l'Azebaigian possono costituire ottimi sbocchi e Ward evidenzia come proprio a questi mercati debba puntare l'alta moda perché è li che ci sono i suoi nuovi consumatori e bisogna raggiungerli in casa loro senza aspettare che siano loro a muoversi per acquistare i capi. Infatti, dice Ward: "L'epoca in cui i clienti andavano a casa degli stilisti è finita" e fa l'esempio di Dior, che ha inviato la sua direttrice delle vendite in Kazakistan perché è lì che ha intenzione di vendere la sua collezione.

Ward evidenzia come l'alta moda in futuro debba diventare un vero e proprio laboratorio di ricerca perché è necessario sviluppare le linee del prêt-à-porter. Infatti, spiega lo stilista, "se non esistesse l'alta moda che spinge il mercato il prêt-à-porter resterebbe sempre di bassissimo livello. Tocca alle aziende forti usare le risorse per sviluppare capi accessibili".

Per la nuova collezione un materiale che Tony Ward ha usato con successo è il filo di metallo intrecciato con la seta che, dice, "dà un effetto tridimensionale e serve per abiti senza cuciture".
Lo stilista libanese è convinto che entro un anno anche altri nomi dell'alta moda useranno questo materiale.

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