martedì 19 luglio 2011

Roberto Cavalli: "Essere etero mi rende uno stilista migliore"


 Vogue Uk riporta un'intervista di Colin McDowell allo stilista italiano Roberto Cavalli che ha parlato a lungo un po' di tutto: moda, amore, donne, inclinazioni sessuali, differenza tra cantanti e attrici.

Secondo Cavalli essere uno dei pochi eterosessuali nel mondo della moda (lui dice l'unico... ha dei dubbi anche su Ralph Lauren) probabilmente lo aiuta a essere un designer migliore perché pensa a come vorrebbe che fosse una donna al suo fianco e sa esaltarne la femminilità.
Cavalli dice di essere felice così com'è e quando McDowell afferma che forse anche lui, dato il modo in cui disegna gli abiti per uomini, ha un lato gay, prende questa osservazione come un complimento e ricorda che il suo primo fan uomo è stato Lenny Kravitz ed è per lui che ha iniziato a disegnare anche abiti maschili e in ogni caso preferisce disegnare per le donne perché sono più intelligenti dei maschi e lui le ammira per la loro intelligenza e personalità, sottolineando che la bellezza non è sufficiente.

In particolare Cavalli ha confessato di preferire le cantanti alle attrici perché ritiene che abbiano una personalità più forte. Ricorda con particolare gioia quando ha cominciato a disegnare per Jennifer Lopez, per la quale all'inizio preparava sempre due abiti: uno per il red carpet e uno, più comodo, per le esibizioni sul palco.

Lo stilista ha ripercorso anche la sua vita sentimentale, ricordando di aver sposato la sua prima moglie da giovanissimo e di aver fatto l'amore con lei la prima volta solo la notte delle nozze e nove mesi e dieci giorni dopo è arrivata la sua prima figlia!

Il suo secondo matrimonio, invece, dura da trent'anni con Eva, che lavora con lui e con cui fa del suo meglio per conciliare rapporto lavorativo e rapporto sentimentale.

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