mercoledì 6 luglio 2011

Tom Ford parla di modelle asiatiche, di figli e della grassezza degli americani


Tom Ford, uno degli stilisti più apprezzati del mondo che ha ottenuto molti complimenti anche come sceneggiatore e regista del film A single man, ha rilasciato una lunga e interessante intervista a Time Out Hong Kong in cui ha parlato un po' di tutto: dalle modelle asiatiche alle abitudini alimentari degli americani fino alla sua vita privata e in particolare alla possibilità di avere dei figli.

Ford ha spiegato che non utilizzerebbe per una sfilata solo modelle asiatiche o solo afro-americane o comunque solo di una razza, perché è bene che siano rappresentate un po' tutte. Per la sua collezione primavera-estate ha scelto comunque due modelle e un'attrice asiatiche per un motivo molto semplice: le trova belle! Infatti, pur non conoscendole personalmente e non sapendo che carattere hanno, le ha volute per il loro aspetto fisico.
Si tratta delle modelle Liu Wen e Du Juan e dell'attrice Rinko, vista nel film Babel.

Parlando di bellezza e del fatto che c'è una sorta di occidentalizzazione delle modelle, Tom Ford ha fatto notare che gli americani sono troppo grassi e lo stesso sta succedendo agli inglesi, mentre i cinesi solitamente sono magri. Da Gucci hanno cercato di adattare alcuni prodotti alle caratteristiche fisiche delle persone orientali, per esempio cambiando la larghezza della parte di occhiali che va sul naso o della parte davanti delle scarpe. Anche le giacche sono state modificate, alcune sono più corte perché agli orientali, che hanno gambe corte e torso lungo, stanno meglio così.

Tom Ford ha parlato poi della sua vita privata e in particolare della possibilità di avere dei figli. Lui li avrebbe voluti, ma il suo compagno, Richard Buckley, giornalista di Vogue Homme International con cui convive da 24 anni, non ne vuole sapere e perciò ci ha rinunciato anche lui. Tuttavia, se un giorno dovesse decidere di averne non lo saprebbe nessuno fino alla nascita del bambino e nessuno lo vedrebbe mai in ogni caso, perché non userebbe suo figlio come uno strumento per la stampa.

Lo stilista/regista, forse un po' scaramantico, ha detto che non parla mai delle sue collezioni prima che siano uscite e lo stesso fa con i film. Ora sta lavorando a una commedia, ma  non si è lasciato scappare nemmeno una parola perché ne parlerà solo quando sarà pronta e arriverà nelle sale cinematografiche.

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