giovedì 11 agosto 2011

Mark Zuckerberg il peggio vestito della Silicon Valley


"Tu stai parlando di moda? Davvero, tu?!?" sono le parole che Eduardo Saverin (interpretato da Andrew Garfield) rivolge a Mark Zuckerberg (Jesse Eisenberg) nel film The Social Network quando il programmatore cerca di distogliere l'attenzione del suo amico da una lettera di diffida dei fratelli Winkelvoss mettendosi a parlare di moda. Lo stupore di Eduardo è giustificato dal fatto che nel film (e viene spiegato ancora meglio nel libro di Ben Mezrich Miliardari per caso), così come nella realtà, Mark Zuckerberg si veste veramente male.

Un genio come lui, in effetti, non si è mai preoccupato troppo di cosa pensano gli altri di lui, né ovviamente di come è vestito. Conta una sola cosa: stare comodo. E per lui comodità significa flipflop Adidas ai piedi, bermuda o jeans sformati, t-shirt o felpe con il cappuccio. E se proprio ha un appuntamento importante si mette una cravatta vecchio stile e una giacca tagliata male.

Per questo motivo GQ lo ha impietosamente eletto come l'uomo peggio vestito della Silicon Valley. E vincere questa sfida era piuttosto arduo, visto che lì, in quella zona della California ad alta concentrazione di genialità informatica, circolano uomini vestiti proprio da pezzenti nonostante i miliardi che hanno in tasca.

Secondo il direttore di GQ.com, Sean Fennessey, il problema di Mark è soprattutto il fatto che i vestiti che indossa sono completamente informi e dunque farebbe bene ad assumere un sarto che glieli cucia su misura. Con il suo patrimonio da 18 miliardi di dollari, in effetti, potrebbe comprare tutta Savile Row, la storica ditta di Londra che fa abiti su misura.

Ma GQ non ha parole dolci nemmeno per i grandi informatici della vecchia generazione che hanno segnato la storia del mondo: Bill Gates, infatti, è definito "un Harry Potter anziano", mentre Steve Jobs è "l'uomo che ha solo dolcevita neri". Il presidente della Sony Howard Stringer, invece, è definito come "un pescatore dilettante".

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